lunedì 27 marzo 2006

Dopo i concerti



Su esplicito invito di Morgan, vi racconterò come sono andate le serate di mercoledì e venerdì. Innanzitutto, sono molto contenta perchè sto cominciando a suonare tanto (anche se forse è meglio non dirlo a voce troppo alta), e questo vuol dire che 1) piaccio al pubblico 2) se non piaccio al pubblico, piaccio al proprietario del locale, e va bene lo stesso!

Mercoledì a Mentelocale non c'era praticamente nessuno. Ho aspettato fino alle undici e dieci, poi ho iniziato. Davanti a me c'era un tavolo di quattro persone, alla mia destra due tavolini da due, più Davide e Aleandro, che gentilmente facevano numero, visto che il mercoledì è davvero dura tirare fuori la gente da casa. Oltretutto c'è anche il cinema meno caro... Dal punto di vista musicale, è stato bello, perché i suoni erano decisamente buoni, e mancava il solito brusio che rende difficile concentrarsi. L'uomo di latta e Joni sono venute decisamente bene, fra le altre. Inoltre ho conosciuto i BARRIQUE, un gruppo di Alessandria che suonerà al Lorca il 27 aprile (se non sbaglio). Cominciamo a fare pubblicità!

Venerdì invece ho suonato con Valentina al Blu di Ravecca. Serata buffa. All'inizio non c'era nessuno. Preoccupazione: stavolta non ci pagano! Io a un certo punto ho cominciato, saranno state le undici e mezza quasi. Davanti a me c'erano Davide, Mikeb, Vale, Silvia, e due ragazzi che seguivano molto interessati (grazie!). Poi, tragedia: entra un gruppone di sei, sette, con una tipa bionda che cominicia a starnazzare a più non posso. Il problema è che il mio repertorio è prevalentemente arpeggiato, quindi se qualcuno urla con tutte le sue forze, io non sento niente di ciò che sto facendo. E' successo esattamente questo. Una fatica terribile: Joni, Morning Morgantown, Viola e Daughter sono passate completamente sotto silenzio, anche perché poi è arrivato un altro gruppo urlante. Io non capisco. Anzi capisco, sì: il rispetto per il lavoro degli altri è molto raro...Ho tagliato, ho fatto La canzone allegra e ho ceduto volentieri il microfono a Valentina, la quale iniziato nel casino più totale. Ad un certo punto, a metà, il miracolo: l'oca starnazzante e tutto il suo seguito di pollame vario si alza, prende giacca e ammenicoli vari e si dirige deciso verso la cassa. Io e Vale ci siamo guardate, io ho ringraziato il cielo, e per poco Vale non cascava sul microfono dal ridere. Il finale di Valentina è stato come il mio inizio: tranquillo, con alcune persone che seguivano, altre meno, ma comunque nessun animale strano a rompere le scatole.
Alla fine di tutto, io sono sempre combattuta: meglio poco pubblico ma che ascolta o tanti che fanno casino?

Ne approfitto per anticiparvi che la prossima data al Blu sarà il 29 aprile. Non ci sarà Valentina, credo, ma forse un "ospite" da quel di Albenga...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

complimienti allora.
ho letto che ti gustano le accordature aperte. io apprezzo il re, ma alla fine non posso che tornare alla tradizione (maledetto inquadramento da musica pesante) del milaresolsimi. .)

Jed ha detto...

Secondo me l'ideale non è il silenzio.E' l'ascolto. Gino Paoli si girava di schiena,forse un giorno lo farò ma a me personalmente non dispiace combattere. Però io faccio musica di più semplice esecuzione. E ho una voce che,diciamo,si impone...se proprio mi rompo ( ma è raro) sono capace di fare cover di dubbio guato finchè non li stronco...

Jed ha detto...

Ah,puoi contare su di me...