lunedì 10 aprile 2006

Respiro...

...come il bel film di Emanuele Crialese: ho avuto due settimane abbastanza piene di cose. Musica, viaggi, go... Ora però sono seduta davanti alla tastiera del computer, per raccontare a chi avrà voglia di leggere come sono andate le ultime serate. Cominciamo:

Venerdì 31 Marzo, Arci Matatu, Milano:

Il viaggio verso Milano comincia con una mia micidiale nausea (peggiorata anche dal fatto che mi sono messa a cambiare le corde della chitarra in macchina: bella ca..ata). Sosta, e mostruoso ritardo. Per fortuna c'erano Bem, Ransie e il Pulcino Ballerino a fare compagnia a me a Davide.
Arrivati a Milano, nessuno sapeva dove fosse la via che cercavamo (via De Castilla). Gira gira gira, intanto il tempo passa, si fanno praticamente le dieci. Il destino ci fa incontrare un gentile signore che ci da delle indicazioni tutto sommato esatte e ci introduce nel fantastico mondo dei "pavimenti a pavet": "...cinquanta metri più avanti troverete un pavimento a pavet". Abbiamo poi scoperto che il "pavet" sarebbe un semplicissimo pavimento a mattoncini... E' la nostra provincialità che ci frega...
Alle dieci arriviamo all'Arci Matatu. Non faccio in tempo ad entrare che mi accoglie con un sorriso melodioso Ottavia, una mia amica che non vedo da 5 anni (è il periodo dei ritrovamenti: bello, mi piace un sacco!). Purtroppo non posso stare molto con lei, perché devo fare i suoni. Entriamo nel locale. Molto combattente, quasi centro sociale. Un sacco di manifestini della Rosa nel Pugno. Silvia Dainese, ovviamente, è già lì. Faccio i miei splendidi suoni, e poi mi dedico un po' ad Ottavia. Poco, in realtà, perché poi arriva un altro mio amico, Hamid Grandi, cantautore milanese, e la mia capacità di conciliare persone che non si conoscono e che non si frequenteranno mai più comincia a vacillare. Di lì a poco Silvia comincia a suonare. Finalmente posso ascoltarla con calma. Mi piace il suo modo di prendersi un po' in giro, con ironia. La sua musica è allegra, colorata, esattamente come lei. Suona, e sembra che dondoli. Si vede che si diverte un sacco, a suonare, e questa è una buona cosa. Dopo quaranta minuti tocca a me. Questa è la scaletta che ho fatto:

"Tre colori"
"Una parte di me"
"I miei re"
"L'uomo di latta"
"Luce" (Elisa)
"Joni"
"Liam dalla Scozia"
"Viola"
"Suonami, sono la canzone allegra"

Credo che il pubblico abbia apprezzato. La sala non era piena, ma c'erano persone attente, interessate. Qualcuno credo non abbia gradito il fatto che la mia cantautrice preferita sia Joni Mitchell, ma pazienza...non si può piacere a tutti.
Dopo il concerto ho chiacchierato un po' con Ottavia, e poi verso le tre io e Davide siamo partiti alla volta di Madonna di Campiglio. Ci guardavano con ammirazione, una volta saputa la destinazione, ma in realtà è stato un bellissimo viaggio notturno, accompagnato dalle note di Ludovico Einaudi verso le sette di mattina...



Venerdì 7 aprile, Lemon, Genova:

Tutto decisamente più tranquillo. Il locale è molto carino (vedrete le foto), ricorda un po' il Blu di Ravecca, solo un po' più buio. Ci sono dei bei quadretti appesi ai muri. Ho suonato accanto al bancone, e anche se c'erano alcune persone che parlavano vicino a me, non ho perso la concentrazione: solo un pezzo dell'Uomo di Latta... Non c'era molta gente, però c'era Mikeb, e c'era Sissi, una mia compagna di elementari, medie e liceo (un record, credo). Anzi, spero proprio di rivederla presto... Questa è la scaletta che ho fatto:

"Tre colori"
"Una parte di me"
"I miei re"
"L'uomo di latta"
"Luce"
"Joni"
"Ironic"
"Liam dalla Scozia"
"Big Yellow Taxi"
"I tuoi occhi mi commuovono"
"Tracce sulle dita"
"Prendimi per mano"
"Zombie"
"Sorrido al cielo"
"Viola"
"Suonami, sono la canzone allegra"

Una bella serata, anche se con poco pubblico.

Sabato 8 aprile, Rockstone pub, Genova

Anche qui, poca gente, purtroppo. Ho potuto fare poca pubblicità perché me l'hanno detto tardi.
Il Rockstone è un nuovo locale a Sampierdarena. Entri, e ti accoglie l'odore della vernice fresca (a me piace, non so a voi...). Ho fatto i suoni, e ho cominciato quasi subito. All'inizio ho suonato davanti alla sala praticamente vuota, poi un po' di persone sono arrivate. C'erano anche due ragazzi che mi avevano sentita all'apertura di Chris Brokaw. Ormai immancabili, due "a volte ritornano": Luca P. e Matteo C., due ragazzi che come me (purtroppo) hanno subito cinque anni di D'Oria... E' pazzesca 'sta cosa: ogni volta che suono, incontro qualcuno con cui andavo a scuola...Chi sarà il prossimo?
La scaletta è stata praticamente quella della sera prima.

Due serate positive. Sono sempre più veloce a cambiare accordatura, e soprattutto sono sempre più a mio agio sul mio sgabello.

A presto...


1 commento:

Jed ha detto...

bello ieri.Non vedo l'ora che sia il 21.