venerdì 26 novembre 2010

Il tesoro di Bussana .

Suonare mi manca un sacco.
E non l'avrei mai detto, che potesse mancarmi così tanto.
Forse perchè mi considero sempre capace di comandare le mie emozioni, a bacchetta.
Pensavo di poter comandare anche la mancanza.
Invece non è così.

Mercoledì sono andata a Bussana Nuova  a sentire un concerto. Bussana Nuova è un paesino piccolo piccolo con una grande chiesa. Una chiesa assolutamente sproporzionata rispetto allo scricciolo di posto in cui è situata. Due grandi angeli vegliano sui fedeli, si occupano di incutere reverenziale timore e nulla più.
Il luogo del concerto era un'osteria, "La Peppia". Siamo stati accolti con un calore che di ligure non aveva nulla. Mi sembrava più che altro di essere in provincia di Napoli, e questo mi ha veramente stupito tanto. La gente aveva la faccia rossa e sorridente. Ero contenta. 
Quando i musicisti hanno cominciato a montare il palco, mi è venuta veramente una stretta al cuore. C'è qualcosa di più del semplice suonare, nella fitta che ho sentito. Non era solo il suonare, era altro. Era come sentire la mancanza di qualcosa di finito, di passato. Li guardavo montare e pensavo "ecco, io lo farò ancora, nella vita, sicuramente. Ma sarà in un altro modo. Sarà diverso. Accanto a me ci sarà qualcun'altro. O non ci sarà nessuno".
Non è che voglia fare un dramma. Però questo era. 
Mi manca tutto. Il viaggio. L'autogrill. I litigi. La fretta. Il cercare il posto. Il trovarlo. Salutare un posto nuovo, gente nuova. Sentirmi ospite, spesso gradita. Esplorare insieme. Montare. Srotolare cavi. L'asta. Reggichitarra. Leggio - ma solo per le cover! - Sgabello. Uh. Un giorno suonerò in piedi. Un giorno...e' che sono scomoda. Per la mano destra. Mi fa male la spalla. Ma un giorno. Con un braccio bionico. Eh! 

Poi hanno cominciato. E io con loro. Anche se ero nel pubblico. Mi veniva da sorridere. Io non lo so, sarà che quando suono io mi fa così piacere vedere la gente che mi sorride, come i bambini. Allora sorridevo. c'era Spiccio che suonava, con quella faccia buffa da cagnolone bastonato, e io ero propro contenta di essere lì. In un certo qual modo, questa mancanza mi sta facendo crescere. Come un campo. Dopo che l'hai coltivato  a lungo, devi lasciargli il tempo di riprendersi. Di tornare fertile. Ecco. Mi sento un po' così. Un campo. Un bel campicello. Ad un certo punto è salita sul palco una ragazza con una chitarra classica. L'accompagnava un clarinettista. Io ho pensato "Oh mamma, Joni Mitchell"! Perchè il viso era uguale sputato. Incredibile! Bè, non faceva le stesse cose della Mitchell, ma era comunque uno schianto. Io ero rapita. Suonava questa chitarrina classica che era una meraviglia. Leggera leggera, sembrava avere le mani di piuma. Ho trovato un tesoro in un'osteria di Bussana. Perchè non era solo che suonava bene, chissenefrega di quello. Era come stava lì, al microfono, davanti a tutti. Impara la neve. Era garbata, leggera, simpatica, spontanea. Un tesoro. Io vorrei essere così. Chissà se ogni tanto ci sono riuscita, ad essere così. Se anche ci sono riuscita per un solo istante, allora sono contenta di me stessa. E' bello essere contenti, ogni tanto, di sè stessi. Guardare gli altri e pensare "Sì, sono contenta". Fa bene alla salute. 
Quando tornerò a suonare dal vivo sarò la persona più felice del Mondo.

*neve*

4 commenti:

Paolo Pisacane ha detto...

Dalla passione che ci metti nel raccontarlo fai venire la voglia di vederti e ascoltarti mentre suoni. Spero tu possa farlo al più presto davanti ad un pubblico che ti segue attento. Ma ti auguro anche che tu possa gustarne il piacere anche da sola, perchè spesso l'amore per l'arte è premio di se stesso.

Giordana ha detto...

Direi quasi "Oooooo, sorellina"

neve su di lei ha detto...

@Paolo: grazie ancora per il tuo intervento. Certamente il gusto della musica è buono anche quando fatta nella propria cameretta. Suonare dal vivo ha un sapore completamente diverso. E' il gusto dell'irripetibile, del sempre diverso. Sono due sapori completamente diversi, e naturalmente io sento il bisogno di entrambi.

@Giordana: "le sorelline fanno 'OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO', che meraviglia, che meraviglia" :)

Giordana ha detto...

A dire il vero, fra intimi, le sorelline fanno "HHHHNNNNNRRRRRGGGGGGHHHHH, che meraviglia..." ;)