domenica 17 aprile 2011

Lacrime sulla ThyssenKrupp




Dicembre 2007: in un incendio divampato nella fabbrica torinese della Thyssen krupp muoiono 7 operai.
Aprile 2011: i responsabili della fabbrica vengono condannati a 16 anni di carcere.

Una sentenza che non cancella niente, ed è una magra consolazione per chi è rimasto qui.

Ho visto questo documentario e ho pianto.
Non li conoscevo, ovviamente, ma ho pianto comunque, guardando le facce delle madri, dei padri, delle mogli, dei figli, degli amici. Come si fa a non piangere? E come si fa morire così?

Perchè gli operai mica sono contenti di fare quello che fanno. Mica lo scelgono, di fare gli operai. E' una vita schifosa, quella che fanno. Sempre chiusi in questi capannoni, al buio. Ci si trovano, e vorrebbero scappare via il prima possibile, fare qualcos'altro, avere un'altra vita. E invece no.

Io guardo questo documentario e piango.

Penso, se ora dovessi dire chi è per me un eroe, direi "gli operai".
L'operaio è un eroe. Non sceglie di esserlo, ma lo è comunque. Anche se questi 7, di essere eroi, non se ne fanno proprio niente...

ps: il documentario è "La fabbrica dei tedeschi" di Mimmo Calopresti.

*neve*

2 commenti:

nino p. ha detto...

no, non si sceglie diventare operai e la cosa triste è che adesso la classe operaia non la nomina più nessuno, è come se gli operai non esistessero più!! Ed invece esistono e muoiono spesso ignorati da tutti (sindacati compresi). Hai ragione è un video commovente...

neve su di lei ha detto...

ciao nino, grazie...

*n*