sabato 1 ottobre 2011

Cosa sono io?


COSA SONO IO?

Cosa sono io, cosa sono io
Che una parola mi fa piangere
Che il vento mi fa tremare?

I secoli non hanno cambiato
Le donne e gli uomini
Tutto quello che facciamo
È per essere amati

Le parole che pronuncio
I sogni in cui desidero
Io cammino in equilibrio
Un passo teme l’altro

Cosa sono io, cosa sono io
Che una parola mi fa piangere
Che il vento mi fa tremare?

Spesso sento il disagio
Nello stare in mezzo agli altri
Tutto è dispersivo e tutti
Vogliono essere importanti

Anche io che scrivo e canto
E suono in questo modo strano
Quando parlo non dico niente
Ma sul palco ho il cuore in mano

Cosa sono io, cosa sono io
Che una parola mi fa piangere
Che il vento mi fa tremare?

E cosa mi separa dalla mediocrità?
Cosa è una bugia e cosa una storia ben raccontata?
Io cerco profondità ma
Non so se è la risposta

Cosa sono io, cosa sono io?
Cosa sono io, cosa sono io?
Cosa sono io, cosa sono io?

 

(1 febbraio 2008)

Questa canzone è una specie di seduta psicanalitica in salsa neo-folk. Ovvero, descrivo le mie paure e fragilità ma col sorriso sulle labbra. Dunque c’è parecchia tragedia, nel testo, almeno dal mio punto di vista, ma in contrasto con la musica, che invece è scacciapensieri. Mi diverto parecchio a suonare questa canzone dal vivo, e in genere la gente tiene il tempo con il sorriso stampato sulla faccia . 

*neve*

2 commenti:

Luigi ha detto...

continua a cercare profondità: e troverai la risposta!!!
Mi piacciono molto i tuoi testi, fragili e intensi...

neve su di lei ha detto...

:) ciao Luigi, grazie per essere passato! sì, bé, per fortuna posso permettermi di essere fragile nella musica...almeno lì! la vita non te lo permette spesso...