martedì 4 dicembre 2012

San Giorgio Metrò (il popolo dei viaggiatori lontanissimi)

Una ragazza con la felpa rossa
posa la testa sulla spalla
del suo fidanzato e dorme

Un signore legge un testo
di De Filippo molto concentrato
e ogni tanto si soffia il naso

Una signora con una borsa di plastica colorata
chiude gli occhi, di certo vuol essere cullata...

Questo metrò non ci porterà nel Regno Delle Fate
siamo soltanto gente che lavora lontano
io con il mio rametto in mano
vi attaccherò foglie e fiori di carta,
sembreranno veri, la magia del tempo che non passa.

Questo viaggio non finisce mai
io ho fretta e vorrei andare
più veloce della luce

Ma di sole non ce n'è
solo luce artificiale per il popolo dei
viaggiatori lontanissimi

Vorrei vedere spuntare dei folletti
streghe principesse da dietro le colonne, però niente...

Questo metrò non ci porterà nel Regno Delle Fate
siamo soltanto gente che lavora lontano
io con il mio rametto in mano
vi attaccherò foglie e fiori di carta,
sembreranno veri, la magia del tempo che non passa.

Un ragazzo scuro che mi guarda
da dentro i suoi occhi
non sa che me ne sono accorta

Una quarantenne ragazzina
che ci prova con un trentenne imbarazzato
ma anche un po' lusingato

Questo viaggio ormai finito alla periferia appassita
di una città che fatica a rifiorire...

Questo metrò non ci ha portato nel Regno Delle Fate
siamo soltanto gente che lavora lontano
io al il mio rametto in mano
ho attaccato foglie e fiori di carta,
sembrano un po' veri, la magia del tempo che non passa.

(3 dicembre 2012)

2 commenti:

Luigi ha detto...

la vita è un viaggio dentro noi stessi!!!
Ciao Neve

neve su di lei ha detto...

:) ah certo...meglio la vita che i viaggi in metro, almeno a Genova!