mercoledì 10 novembre 2010

True Blood e i nostri poteri speciali


Io ad Alan Ball gli farei una statua. In tutte le piazze italiane, al posto di Garibaldi, Mazzini e tutti i Vittori Emanueli. Una bella statua ad Alan Ball. Chi è Alan Ball? E' l'autore di una serie americana, straordinaria, che si chiama "True Blood" e che ha come protagonisti principali i vampiri. Fra l'altro, è anche l'autore di un'altra serie meravigliosa, la mia preferita in assoluto, finita: "Six Feet Under". Pure quella, un capolavoro. Alan Ball scrive i soggetti da dio, veramente. Scrive come il suddetto Dio comanda, e le sue serie sono una gioia per gli occhi e per le orecchie.

Dicevo di "True Blood". Ora non so come sia in Italia, dunque aspettatevi una spoilerata e magari non leggete se non avete finito di vedere la versione originale. Perchè è appunto finita la terza serie, meravigliosamente, e io sono già qui che non ne posso più di aspettare la quarta. In questa terza serie sono arrivati i licantropi. I lupi mannari di tanta letteratura passata - ma quanto suona meglio werewolves, in originale? Piuttosto cattivelli, i nostri lupacchiotti, e bruttini da uomini - tranne Alcide, un lupo mannaro che aiuta Sookie, la protagonista, nelle sue disavventure - quanto belli e splendenti da lupi. Questa caratteristica - brutti e volgari da uomini, bellissimi da lupi - svela quello che è uno dei sottotesti della serie, ovvero il fatto che i protagonisti sovrannaturali della serie - vampiri, licantropi e altri - sono in realtà personificazione dei difetti degli esseri umani. I vampiri della serie sono inizialmente tutti cattivi - tranne Bill, l'innamorato di Sookie - perchè, viene spiegato, è nella loro natura: in una scena importante Lorena, fattrice di Bill - il "fattore", il maker, è colui che rende vampiro qualcun'altro - gli rivela che lei non può fare a meno di essere così, cattiva, svelando in pratica tutto il suo lato umano. Perchè cosa caratterizza l'essere umano se non la debolezza, la fragilità, l'essere vittima delle scelte più facili? Anche Eric Northman, capo di Bill e uno dei personaggi più riusciti, si rivela incapace, o per lo meno molto recalcitrante, a fare del bene, se non per un immediato interesse. Anche in questo caso, in una bella scena appare il suo fattore, Godric, ormai morto, che in una specie di ombra che ricorda molto i fantasmi di Obi-Wan Kenobi e Yoda nella saga di Star Wars, cerca di convincerlo a fare il bene. L'unico che combatte questa tentazione a seguire il male sembra essere Bill, e forse un po' Jessica, la nuova vampira. Tutti gli altri seguono quasi sempre la via della "natura". Naturalmente per Sookie questo discorso non si può ancora fare, perchè abbiamo appena scoperto che è una mezza fata, ma questo aspetto è ancora tutto da sviluppare, e vedremo Alan Ball come lo affronterà. Idem si può dire per la donna pantera incontrata da Jason.


Dall'altra parte ci sono gli esseri umani - sempre meno, a giudicare dagli ultimi eventi in cui molti personaggi all'apparenza umani si sono rivelati invece per lo meno dubbi nella loro identità - che brillano per la loro pochezza. I migliori si rivelano essere invece che umani, sovrumani, o in qualche modo imparentati col sovrumano - per esempio Lafayette, l'ultimo caso. Dunque accade questa cosa interessante: i vampiri cattivi per migliorare devono in qualche modo tirare fuori il loro lato "umano", quello che ricordano di esso. Gli umani, al contrario, devono cercare nella loro "sovrumanità", nei loro poteri nascosti, nelle loro capacità speciali. Tutto questo è molto interessante, perchè fa da trait d'union con quella che è la realtà, la nostra realtà. Ecco perchè questa serie è bella e affascinante. Perchè ci permette di riflettere, di andare oltre la semplice storia dello schermo. Ci permette, se ne abbiamo voglia, di riflettere un po'. Anche noi, nel nostro piccolo mondo, nella nostra quotidianità, dovremmo affinare i nostri poteri speciali. Tutti noi abbiamo dei talenti - qualcuno li chiama pregi, qualcuno capacità, a me piace molto il termine poteri, o incantesimi. In inglese c'è un termine che rende l'idea, "skills".  I nostri incantesimi, che abbiamo, sono nascosti da qualche parte, e spesso, per pigrizia o per comodità, preferiamo ignorarli, forse anche perchè ce ne vergognamo Dovremmo invece imparare ad usarli bene, perchè sono una grande risorsa - lo dico anche a me stessa. Ci metterebbero in contatto con quel po' di sovrannaturale che è in noi e che, aggiungo io, dovremmo poter vedere un po' più protagonista nella realtà, e non soltanto in una serie televisiva.

Mi piacerebbe vedere la gente volare, in pratica... 

Aspetto con ansia di vedere la quarta stagione, per godermi questa nuova Sookie fata, innamorata di un vampiro e tentata - è il caso di dirlo - da molte altre creature sovrannaturali. Onestamente trovo che una fata innamorata di un vampiro sia una cosa fantastica, in tutti i sensi. Anche se il mio preferito resta Sam, lo shapeshifter, il sovrumano più umano di tutti.

*neve*

PS COMICO & LEGGERO: dopo aver trasvolato l'Atlantico a bordo delle mie riflessioni filosofiche probabilmente inutili, vi lascio questo pezzo di Luciana Littizzetto. Memorabile quando parla delle spose battone...





LinkS

Se siete almeno un po' curiosi di vedere True Blood, non vi darò il link alla serie in Italiano, non ci penso neanche, bensì quello alla serie in originale: http://www.sidereel.com/True_Blood

2 commenti:

Fanny Scarlett ha detto...

Ormai me lo voglio leggere tutto il tuo blog, è bellissimo! Non sono una stalker o simili eh, solo mi intrigano moltissimo i tuoi post e i tuoi pensieri e ora leggo che anche tu adori True Blood! Ora faccio piazzare una tua statua da qualche parte, guarda u.u

neve su di lei ha detto...

Ciao Fanny,

bè, True Blood è una serie molto bella. A me piacciono molto le serie, in generale. La mia preferita è Six Feet Under, secondo me un capolavoro. Ora sto guardando Prison Break - so che è finita da un bel po', ma io le guardo in un ordine tutto mio, in streaming in originale, dunque seguo l'ordine che mi pare :)