Il 2 maggio ci svegliamo nella casa di Damiano e di sua moglie, che ci hanno accolto a braccia aperte dopo il concerto, concedendoci anche il privilgio di una meravigliosa DOCCIA! In pieno sole eboliano ce ne andiamo a fare colazione al Musical Caffè a salutare Damiano, Gianfranco & co. ...e sono tutti lì! Il Musical Caffè sembra davvero un punti di riferimento per i musicisti di Eboli. "Ci stiamo lavorando" mi dice Gianfranco prima di salutarci: alla prossima, amici!
I nostri nuovi amici ci hanno consigliato di farci un giro a Paestum, e noi ubbidiamo. Ci dirigiamo dritti verso il mare - "non potete sbagliare!" -. Kilometri e kilometri di campi coltivati sotto il sole, in aperta campagna. In certi punti sembra di essere in Africa. In lontananza scorgo tre ragazzi di chiare origini africane che si aggirano per i campi e organizzano il lavoro da fare. Certo la vita che sono venuti a fare qui non dev'essere molto diversa da quella che facevano a casa loro. Ho letto recentemente un articolo su National Geographic che parla dei lavoranti neri del sud Italia. Ragazzi come quelli che vedo ora, che vivono in case fatiscenti, senza servizi igienici, e che ogni giorno vanno alle adunate dove sperano di venire reclutati per la raccolta delle arance & co., per la quale naturalmente vengono pagati pochissimo. La fanno quasi solo loro, perchè nessun ITALIANO vuole più fare questo genere di lavoro, faticoso e poco soddisfacente. Le foto che ho visto sembrano del cosiddetto Terzo Mondo, e invece sono a pochi passi da qui. Così mi sorge il Quesito del Giorno: non potremmo fare un bello scambio con la Libia? Noi ci teniamo i migranti dei barconi, e loro si prendono Maroni, Bossi & Co. ... a me come scambio andrebbe benone!
Arriviamo a Paestum, ma visitarla è fuori discussione: piena di gente com'è, non sapremmo dove lasciare la macchina. Una fugace visione del Tempio è quello che riusciamo a carpire... :( ... ce ne andiamo a mangiare in un ristorante appena fuori un camping. Pace e silenzio...mmmmm.... Olè, e poi si riparte per Montefalcione, in provincia di Avellino. Il paese si trova in collina, e noi ci avventuriamo.
Apro una parentesi: due giorni prima di partire abbiamo avuto due disavventure con la macchina. Davide torna a casa dicendo che la macchina non si apre. Il telecomando non funziona, e l'UNICA serratura della macchina - perchè dovete sapere che la Skoda ha UNA SOLA serratura in tutta la carrozzeria - è nella portiera che da contro il muretto, e non ci si riesce ad infilare la chiave. Il giorno dopo scopriamo che la batteria è scarica. Ma per caricarla, appunto, bisogna per forza entrare in macchina. Dopo ripetuti tentativi da parte mia di entrare attraverso la fessura della porta - alla fine un pochino siamo riusciti ad aprirla - ci arrendiamo: bisogna chiamare il carro attrezzi. Quasi litighiamo con carrozziere, che pone mille problemi. Alla fine arriva il carro attrezzi guidato da un allegrissimo signore direi sudamericano. Col sorriso sulle labbra il carroattrezzista aggancia la macchina per la ruota e la sposta in modo che Davide possa entrare e aprire il cofano. Poi attacchiamo la batteria fornita dal gentile signore e il gioco è fatto! Senonchè...
...senonchè decidiamo di andare a fare benzina, per non doverla fare il giorno dopo. Davide dice "metterò 45 euro, così poi non ce ne occupiamo più". Saranno i pensieri, la stamchezza...mette 45 euro di benzina VERDE nella SKODA che è DIESEL. Per fortuna la moglie del proprietario del distributore se ne accorge e ci ferma prima che accada l'irreparabile. Lo sgomento si impadronisce di noi! Ci mettiamo d'accordo con il gestore, e gli lasciamo la macchina con le chiavi, in modo che possa nei giorni seguenti succhiare via la benzina, e ce ne andiamo, affranti, a prendere la macchina dei miei. Il giorno dopo si parte. Ma torniamo a noi.
Il nostro problema sulla strada per Montefalcione è comprare delle paste per la moglie del distributarolo che è originaria di Avellino e quando ha saputo che venivamo da queste parti non ha trattenuto l'entusiasmo: "che bello, portatemi un dolce!" ha detto. E noi siamo qui per questo! Ci fermiamo in una sconosciuta località dove chiaramente i turisti sono poco frequenti, e compriamo 6 paste giganti che costano una cifra ridicola - Davide dice che da queste parti le paste sono un genere di prima necessità, per questo costano poco! -.
Arriviamo molto presto a Montefalcione, un paesimo arroccato sulle colline, intorno rocce e verde e profumo di pulito e montagna, e poi cielo. Davvero molto piacevole. Al Dragonfly, dove suoneremo la sera, ci accoglie Marianna. Il locale mi ricorda tanto il Bar Bukowski di Valdagno (Vi), e fa strano... Ci facciamo un giro, scopriamo che Montefalcione è pieno zeppo di ragazzi, poi con Marianna e dei suoi amici ci mangiamo pizza e crocchette - senza carne! - e chiacchieriamo per un po'. Il megaschermo trasmette una meravigliosa Real Madrid-Barcellona col Barcellona funambolico che va a vincere 6 a 2 in casa del Real, e poi Lazio - Inter, notevolmente più grigia. A seguire con noi la partita c'è Carmine, il mio contatto col locale, che è anche colui che ci ospiterà la notte. Noi siamo invece dell'idea di partire subito dopo il concerto, per evitare le code del rientro dal Primo Maggio.
Il concerto va benissimo. Dopo un inziale confusione, le persone si sono appassionate e le ho sentite cantare a squarciagola - soprattutto tre meravigliose ragazze - quasi tutte le cover. Bel posto e belle persone, entusiaste, calorose. Un bel posto davvero. Se siete di quelle parti andateci!
Siamo ripartiti verso le 2, nonostante in tanti ci dicessero "non partite! e state!" :) Ma resteremo sicuramente la prossima volta, quando non sarà più il Ponte del Primo Maggio. Ritorno decisamente faticoso. Avellino-Genova in una tirata notturna non è proprio una passeggiata, ma con una buona dormita passa tutto :)
Dragonfly Club . Montefalcione (AV) . www.myspace.com/clubdragonfly
*neve*
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