lunedì 6 dicembre 2010

Principi veri e falsi . nel senso di giovani usciti dalle fiabe

Penso che ultimamente ci sia carenza di principi.

Non so voi come la vediate sull'argomento, ma mi pare che i principi latitino, da un po' di tempo a questa parte. A parte i principi falsi, quelli che ballano in televisione e che sono principi solo di nome, o quelli, sempre falsi, che sono soltanto travestiti da principi, tutti belli azzimati, tutti compiti, che ti invitano al ristorante per fare i fighi, per tirarsela, o che ti tengono aperta la portiera ma ti lascerebbero cadere in un burrone in un batter d'occhio se vedono una fanciulla appena appena disponibile e non ancora conquistata. Ovviamente questi non sono veri principi. Sono dei truffatori, e bisognerebbe stare in guardia con gli occhi bene aperti per non farsi fregare. Ovviamente, i principi sono invitati a dire la loro sull'argomento.


No no no! Di principi davvero ultimamente neanche l'ombra! Ok, direte voi, ma qual'è allora un principe VERO? Vi faccio due esempi.


Esempio number one. Allora, qualche tempo fa lessi un libro giallo. Casa dei miei è piena di libri Giallo Mondadori, mia madre era una gande lettrice del genere. Ovviamente, non tutti imperdibili. Ecco, questo era uno perdibilissimo. Mi pare fosse di Richard Stark, o un nome del genere, e si intitolava "Il Vagabondo". Praticamente raccontava la storia di una ragazza super ribelle, in America - anni...20 o 30, direi - che doveva sposare un tizio che odiava, in fretta e furia - chissà perchè...non lo ricordo -. Bene. Sul più bello entra in Comune un tizio sporco, ubriaco, in fuga da chissà chi. E lei per ripicca dice subito "Ecco, io sposo questo tizio". Così, per fare un dispetto a suo padre che la voleva far sposare a un damerino locale, ricco e antipatico. Poi cosa succede: che i due scappano - perchè il tizio ubriaco e sporco, dicevamo, scappava da qualcuno che lo voleva morto. Dunque questo individuo sembra proprio quello che è: uno qualunque, un disgraziato che nella vita ha avuto solo guai  e che avrà solo guai. Eppure, la ragazza, che scema non è, aveva intravisto qualcosa. Mentre questo se ne stava per terra, a vomitare e a gemere, lei si era accorta che qualcosa nel quadro non quadrava. Che c'era la nota stonata. Che non poteva essere così semplice. Lei si era accorta che forse quel disgraziato poteva anche, con un po' di fantasia, essere un principe. Detto e fatto. Un gesto. Uno sguardo. Un modo di essere. Un principe si vede da queste cose. Dai modi gentili. Dall'onestà e dalla sincerità. Credetemi, il cavallo è una balla. Molto più spesso, il  vero principe se ne va a piedi, perchè non vuole stancare il cavallo. Che infatti è a casa, nel prato, a brucare l'erba.

Bè, dicevo. Salta fuori che questo poveraccio l'avevano fatto ubriacare apposta, per farlo arrestare. Di certo era invischiato in affari loschi, ma di certo era anche un vero principe. Un principe prima di fatto, e poi di nome. Un nobile, molto famoso, che si divertiva a mescolarsi alla gente normale e che spesso, purtroppo, finiva nei guai, perchè qualcuno veniva a saperlo e cercava di approfittarne. E così, la ragazza ribelle che per gioco afferma di voler sposare un ubriacone, alla fine della storia si ritrova sposata a un principe. 


due esempi di principi: "Il piccolo principe" di Antoine De Saint Exupery e "Il principe felice" di Oscar Wilde. In mezzo la povera principessa che cerca di  trasformare in principe un rospaccio (!!!)


Esempio number two. Uno dei miei scrittori preferiti è James Herriott, un veterinario - fra l'altro è morto non tanto tempo fa, e devo dire che mi manca. Bè, non ha vinto il Nobel, e forse non ha vinto niente, ma non ho ancora letto nessun altro scrittore che sappia raccontare così bene il rapporto fra uomo e animale, e fra campagna e progresso. Certe sue pennellate sono veramente dei capolavori che non hanno nulla da invidiare a scrittori molto più quotati di lui. Bè, dicevo. Un giorno nella cittadina dove abita arriva un giovane, mal vestito, con gli abiti tutti spaiati, e molto abbronzato. Spinge una carrozzina, e dentro c'è un grosso cane nero, di nome Jake. Non ha nient'altro che ciò che indossa, la carrozzina e un pacco con il ricambio. Herriott chiede agli abitanti chi sia questo strano giovane, così povero ma all'apparenza così felice, e tutti gli rispondono all'unisono che si tratta di un ragazzo fantastico, che passa di lì ogni tanto, per lavorare. Tutti lo amano, perchè è gentile, educato, pulito e sa fare di tutto, dal badare alle bestie, al costruire muretti a secco, staccionate, arare i campi, potare le siepi, stare coi bambini. Lo farebbero dormire volentieri in una stanza, a casa con loro, ma lui preferisce stare nel fienile, con il suo cane. Non resta mai nello stesso posto per più di un mese, anche se tutti vorrebbero tenerselo accanto molto di più. Non ha nient'altro che sé stesso e il suo cane. Questo personaggio non è un principe di nome. E' un principe di fatto. Ce l'ha nel sangue, la nobiltà, nel carattere e nelle ossa. E' un vero principe modesto, una specie in via di estinzione.  

Mentre ripenso a questi due principi, mi guardo intorno, e mi rendo contro che forse un principe l'ho intravisto nella realtà pure io. Non l'ho messo a fuoco ancora, ma quel che è certo è che, dato che non lo è di nome, l'unica cosa che può fare è esserlo di fatto. Dunque i principi esistono ancora? Chissà, mi chiedo. Ogni tanto mi guardo allo specchio e penso: Le principesse, di sicuro, esistono.
Dunque, perchè arrendersi?


*neve*

6 commenti:

Sissi ha detto...

Io sono specializzata in Principi Ranocchi. Ma di quelli che puoi baciarli quanto ti pare, ma nada, devono essere guasti, al massimo rimedi un'intossicazione allucinogena da bufotossina e epinefrina (che è poi, scientificamente, il motivo per cui tu, da Pricipessa dei Fessi, li vedi biondaureolati e pieni di grazia come il Piccolo Lord Fauntleroy, mentre al resto del mondo è palese che siano ROSPI).
Giuro che la prossima volta che becco l'ennesimo principe ranocchio mi googlo la ricetta delle rane fritte.

nino p. ha detto...

Naaaa le donne non vogliono principi!
Li sognano, li bramano, li cercano ma, la verità è che non li vogliono. Una donna sogna l'amore, ma non vuole che sia di quelli felici, di quelli rose e fiori...la donna ha bisogno dell'amore complicato, di quelli che la facciano soffrire almeno un po'.. . non tantissimo, ma un po' si! I principi non esistono e le principesse neanche...

neve su di lei ha detto...

Ciao Nino, grazie per aver partecipato :)

Ognuno ha la sua opinione, e dunque anche la tua è benvenuta. Penso che ogni donna e ogni uomo abbia i propri desideri, che sono singolari, unici. Quando parlo di principi, non è necessariamente detto che il riferimento sia sentimentale :) Un principe può essere semplicemente una persona che si discosta dalla volgarità imperante, ad esempio. E così una principessa :)
E magari ognuno per la sua strada....

nino p. ha detto...

e allora che principi e principesse siano ;-))
e che siano in abbondanza....
Ciao ^^_____^^

Fanny Scarlett ha detto...

I principi esistono eccome, secondo me. L'errore che facciamo noi principessine è che aspettiamo/abbiamo aspettato un principe azzurro sul cavallo bianco; basta guardarsi intorno per vedere che principi e principesse hanno abbandonato i loro castelli per spostarsi in appartamentini e casette, città o campagna che sia. Il principe c'è, si nasconde dietro il sorriso cordiale del postino, il saluto caloroso del cameriere del bar all'angolo, il signore che ti ha cortesemente ceduto il passo; il principe è solamente sceso dal cavallo bianco e si è tolto i vestiti azzurri, ha cambiato i suoi modi di fare -insomma, passa pur sempre da un castello ad una cittadina!- ma nei piccoli gesti, come hai detto anche tu, si ritrova il principe ;)

neve su di lei ha detto...

@Fanny: hai capito perfettamente lo spirito di questo post :)